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lunedì 11 febbraio 2013

don't worry, be happy!!

sono stata, giustamente, rimproverata da mia mamma per aver messo in piazza la mia vita personale, molto personale.
il fatto è che questo blog è il mio diario ed io ci scrivo quello che mi và, almeno da adesso, perchè prima avevo paura di far apparire male le persone delle quali parlavo sfogandomi.
però facebook è decisamente una piazza, cioè più un baretto visto che legge solo chi più o meno conosci, e, nel caso di un collegamento ad un link, chi VUOLE leggere.
avevo dato per certo che la condizione di maggiore età per iscriversi al social network, desse per scontata anche la pari età cerebroemotiva, ma evidentemente mi sbagliavo visto che ne è venuta a conoscenza mia madre che quasi non sa cosa sia facebook. ovviamente era a conoscenza dei fatti, ma non capisco perchè un parente, suppongo, (e non voglio sapere chi) abbia sentito il bisogno di condividerlo con lei e, conoscendola, metterla in agitazione!!
ma dato che dal primo giorno della mia nuova vita ho deciso che NON ME NE FREGA NIENTE DEI GIUDIZI NON COSTRUTTIVI ALTRUI: amen!


lunedì 4 febbraio 2013

oggi è il primo giorno della mia nuova vita!

mercoledì mio marito, all'incontro di coppia dalla psicologa, ha detto: "son rimasto solo per i bambini"
sono entrata in coma..
sabato son partita per pisa, avevo bisogno di stare con me stessa, di non essere mamma di.., moglie di.., figlia di.., nuora di.., ma solo barbara, come non lo sono da anni, troppi anni.
ho pianto tanto, tantissimo, mi sentivo alienata, fuori dal mondo..mi son trovata dinnanzi al battistero nell'istante in cui usciva la processione per la messa..ci saran state mille suore, poi c'era l'incenso, i canti, le candeline e tante persone col viso pacato..così li ho seguiti piangendo..mi son seduta sul basamento di una colonna senza preoccuparmi di sembrare matta, ed ho pianto tantissimo, di nuovo.
non so perchè, son andata a prendere l'ostia (non mi confesso e comunico dal matrimonio) chiedendo il permesso al prete che mi stava imboccando, lui me l'ha concesso indirizzandomi al confessionale.
ho trovato don Verona, un vecchietto magro con un giubbotto catarifrangente.
abbiam parlato così com'eravamo, in piedi, con le braccia conserte come due amici che si fan due chiacchiere.
tra i singhiozzi gli ho detto perchè ero arrabbiata con Dio e non andavo più in chiesa, e perchè ero lì.
è stato tenero come un nonno, mi ha detto cose garbate e compassionevoli, e mi ha riportato un episodio capitato nella sua vita pochi giorni fà: è andato al funerale di una signora di 91anni votata alla chiesa, che la sera prima della sua morte và dal padre spirituale per raccontargli di aver trovato, tra vecchie carte, un foglietto di quando aveva 11anni..la suora dell'oratorio accompagna i bambini a vedere gli oggetti utilizzati durante la messa e chiede loro di scrivere quale oggetto vorrebbero essere..lei scrisse "una panca, così che le persone possano sedersi senza chiedere permesso e alzarsi senza dire grazie!"
sii una panca!
lo sono già!
continua ad esserlo! :)
anche se l'ultimo scambio non m'ha convinto molto, l'episodio mi è rimasto impresso.
mi ha detto di tornare in chiesa come facevo da bambina..ci sto pensando..
è stato molto cortese e premuroso, mi ha anche dato il suo numero di casa se avessi ancora bisogno di parlare.
l'ho ringraziato abbracciandolo e lui mi ha detto: "no, grazie a te! è stata una bella serata!"
mentre tornavo in albergo litigavo al telefono con mia mamma che mi supplicava in lacrime di tornare a casa perchè i bambini si sarebbero sentiti abbandonati ( O.o) , avevo un passo svelto perchè era buio pesto e il mio coraggio era in ferie.
in albergo ordino una pizza porcini, cipolla e olive nere (la mia solita), me la consegnano con una lattina di peroni in omaggio, mangio guardando jumanji [che avevo progettato di vedere coi miei bimbi :'( ]..a metà della pizza il telefono..era mio marito: "quando torni?"
io: "tu quando vuoi che torni?"
m.: "torna a pranzo!"
io: "ok, mandami un sms con gli orari!"
non me l'aspettavo, era diverso, più morbido.
gli orari erano incompatibili col mio metabolismo così ho concordato un compromesso: torno domenica invece di lunedì, ma con comodo! ok!
ero felice!!
aveva fatto un passo verso di me..il passo che aspettavo da tanto!
al rientro a casa Riccardo, eccitatissimo, mi salta in braccio <3 anche.="" aspetta="" br="" gesto="" io="" marito="" mio="" un=""> mentre preparo i bambini per il bagno, mi prende da parte e mi "desidera", ma Rebecca piange, e poi non mi pare il caso!
dopo il bagno fatto tra risate, schizzi e "laviamo i capelli alla mamma" "ahi!", il papy incastra i bimbi con un cartone e mi porta in camera, ci riprova, gli dico che non può dopo quello che mi ha fatto, mi ha ferita, mi ha fatto male, e lui "ti amo, ti amo ciccia, fà l'amore con me!" e io piango dalla commozione..non mi diceva ti amo da quando aspettavamo Riccardo.
ieri sera era diverso, sembrava quasi il ragazzo di cui mi sono innamorata 8anni fà! e, come ho detto a lui, farò di tutto per tornare ad essere la ragazza di cui lui s'innamorò allora (e che non dispiaceva neppure a me! ;) )

oggi è il primo giorno della mia nuova vita! ;D
spero solo che stasera lui sia lo stesso di ieri ;)